Cani maleducati?
Vi ripropongo qui un articolo di un paio d'anni fa
Le persone si rivolgono a me per risolvere problemi che nascono dalla convivenza con il proprio cane, per "correggere" comportamenti sgraditi.
La stragrande maggioranza dei problemi sono il frutto di errori nella comunicazione e di bisogni non appagati. Non si tratta di cani "disobbedienti, testardi, che devono imparare chi comanda, viziati, dispettosi,.."
I cani, come ogni altro animale e come noi, per star bene devono necessariamente soddisfare dei bisogni, che non sono solo bere e mangiare. Fare sufficiente attività fisica e impegnarsi in attività a livello mentale, esplorare, giocare, avere relazioni, far parte integrante di un gruppo all'interno del quale cooperare, essere compresi e protetti, non solo essere ma sentirsi al sicuro, e tanto altro.
Vivere in una condizione di isolamento sociale, tipo: esclusivamente in giardino, in un box/recinto/orto o peggio legati ad una corda, vivere su un terrazzo o balcone per quanto grandi, in una casa di villeggiatura dove non vive nessuno con te, dal punto di vista etologico è una forma di maltrattamento.
Vivere reclusi in un appartamento senza poter mai, o quasi, uscire essendo costretti a fare i propri bisogni su traverse, giornali, ecc...non è una condizione compatibile col benessere.
Ricordate dei bisogni dei cani? FAR PARTE DI UN GRUPPO, COOPERARE, ESPLORARE, FARE ATTIVITA' FISICA E MENTALE, GIOCARE?
E cosa succede se poi Fido/Bobby/Niky fa pipì sul tappeto? Fa buche in giardino? Scappa? Rosicchia la sedia?
Succede che viene punito. Una bella sgridata, una sculacciata, o una bella mazzata, o viene messo "in punizione" magari chiudendolo in una stanza o recinto.
Magari Fido/Bobby/Niky fanno pipì sul tappeto perché tutto sommato non è così diverso da una traversa, o perché stanno marcando (cosa che gli è preclusa visto che non escono), o perché semplicemente non hanno avuto ancora tempo per imparare o addirittura sono cuccioli e non possono tenersela, o per un'altra serie di motivi.
Magari Bobby fa buche in giardino perché è l'unica cosa che può fare là dentro, solo, tutto il giorno e la notte, l'unica cosa che gli dia un po' di sollievo.
Magari scappa perché non ha buoni motivi per restare o perché là fuori c'è un mondo di cose da fare e vedere, un mondo dove il suo compagno umano non lo accompagna. Magari scappa perché si spaventa là fuori, in balia di rumori ed eventi che deve sempre affrontare da solo.
RICORDATE I BISOGNI? SENTIRSI AL SICURO? Al sicuro con voi che siete la sua famiglia?
E arriva la punizione.
Il cane fa quello che fa, perché quello è in grado di fare in quel momento, o perché lui è così e fa una normalissima cosa da cane o perché non sta bene, è stressato preoccupato, frustrato nelle più basilari esigenze e richieste, o perché nessuno si è preso il tempo (e l'impegno) per insegnargli alcune cose, perché non viene ascoltato.
Una bella sgridata, una sculacciata, una manata sul muso.
E il senso di sicurezza, la fiducia nei vostri confronti e nelle vostre capacità di gestire situazioni ed emozioni va a farsi friggere. POUF!
In quel momento al cane sembra semplicemente che siate esseri imprevedibili, magari aggressivi, sicuro non sembrate ai suoi occhi affidabili, sicuri di voi. Sicuro non vi capisce.
(Le tipiche espressioni che secondo molti sono "ops l'ho fatta grossa", "non lo faccio più" sono in realtà comportamenti di paura e stress in previsione delle conseguenze).
Se volete che il vostro cane vi ascolti cominciate a comunicare, il che significa prima di tutto ascoltare. La comunicazione è una strada a due sensi. Io dico/comando tu esegui non è comunicare. Io dico, tu rispondi e io a mia volta rispondo, questo è comunicare.
Se volete un ruolo nella vita del vostro cane dovete guadagnarvelo, così come la sua fiducia.
Decidere di prendere con voi un cane è una vostra scelta, non è un obbligo. Se vi prendete un cane è vostro obbligo, nei suoi confronti, farlo felice o almeno provarci.
Condividere spazi, tempo, attività, cose, farlo sentire al sicuro, dargli modo di esprimere le proprie motivazioni al meglio, questo serve per farlo felice.
Invece di chiedervi cosa fare per cambiare il vostro cane, chiedetevi cosa potete fare voi per lui. Questo sì è un buon modo per cominciare ad essere felici insieme.
E se dovete ancora decidere se adottare o no, pensateci bene e pensate a che cane possa essere più adatto per voi e per quale cane possiate essere adatti voi con il vostro carattere, il vostro stile di vita.
Stefania Buonarota